Le foto: Pentax K-70

Pentaxiano da una vita… con la casa giapponese è un amore di decenni, da quando, ancora ragazzino, mi regalarono la mia prima macchina fotografica davvero “mia”. Era una Pino 35, poco più che un giocattolo a fuoco fisso, ma, proprio come un giocattolo, divertentissima. E tuttavia c’era tutta la Pentax dentro: qualitativamente strepitosa, ai limiti dell’indistruttibilità: non ha mai perso un colpo… e con tutte quelle che ha passato ha ancora il coraggio di funzionare perfettamente.

Quando dopo tanti anni ho potuto finalmente permettermi una reflex digitale, potevo tradire la mia vecchia fiamma? No, e per anni ho potuto godere di una inarrestabile Pentax K-R, corredata, nel corso degli anni di tutti gli obiettivi e cazzabubboli accessori che le mie (ahime, non infinite 😉 ) tasche mi permettono.

E poi, finalmente, l’upgrade: Pentax K-70, più compatta e semimpermeabile (quindi perfetta per viaggiare), ma tecnologicamente migliore da ogni punto di vista. Semplicemente una gioia da usare. Ve la presento, in compagnia dei 3 obiettivi (oltre a quello di serie) che vengono sempre con me ogni volta che salgo in moto.

La macchina: Pentax K-70.
Il gioiellino “midrange” di casa Pentax, con il suo meraviglioso 18-50 ultracompatto di serie. Peccato doverla fotografare da un cellulare.
Il classico: Pentax DA-L 50 f1:1.8.
Il più classico del prime, anche a f1.8 fa il suo onesto lavoro. Da quando ho preso il 18-35 lo uso meno, ma è leggero e occupa poco posto, quindi viene anche lui.
Il tuttofare: Sigma APO 70-300 macro f1:4-5.6.
Il tipico obiettivo in grado di fare bene tutto. Eccellente tele, buon obiettivo da ritratto, nitido e senza particolari aberrazioni anche ad aperture/zoom estremi, e se la cava pure come macro. Il miglior tele nella sua fascia di prezzo.
La new-entry: Sigma 18-35 f1:1.8.
Ingombrante e pesantissimo, con uno stranissimo zoom factor, uno si può chiedere perché me lo porto in viaggio. Ma la sera o al chiuso, un grandangolo zoomabile come questo, in grado di scattare cristallino anche a f1.8 vuol dire non dover mai rinunciare a una foto perché non c’è abbastanza luce..