Al mattino saluto la compagnia e mi avvio per un giro delle Lofoten, questa volta in tranquillità, non avendo tempi o scadenze fino alla partenza del traghetto per Bodø alle 18.
Purtroppo il tempo non è perfetto come il giorno prima, è coperto e qua e là sale la nebbia dal mare, però non piove, e quindi posso scorrazzare liberamente su e giù per le isole, vedendo come cambiano i panorami con la luce su strade già fatte e facendone di nuove, tra cui anche qualche divertentissimo tratto di “one-track road”.
Nonostante la luce che va e viene scatto un’infinità di foto, visito un paio di villaggi di pescatori e la cattedrale di legno, infine mi fermo a Svolvær (la “capitale” delle Lofoten), mi godo la zona del porto e mi fermo a gustarmi un sushi… sì sì, lo so, ma il punto è che mi sarei anche stufato di cercare di mangiare qualcosa di tipico in una nazione che sembra vivere di soli hamburger e hot-dog, eppoi quantomeno il pesce non potrei trovarlo più fresco in alcun posto del mondo.
Esce pure qualche raggio di sole e mi rilasso sui moli… tanto che mi dimentico che l’imbarco del traghetto è a Moskenes, sull’ultimissima isola, a oltre 120km di stradina serpeggiante da Svolvær! Non resta che saltare in moto e filare, cercando di sparare le ultimissime foto nei pochi minuti di margine… arrivo comunque per tempo all’imbarco, e nel frattempo è uscito il sole, cosicchè all’allontanarsi del traghetto posso ammirare per l’ultima volta le spettacolari montagne, le scogliere e i villaggi dei pescatori.
A Bodø arrivo che ormai sono passate le 22, filo dritto in albergo e a nanna… la rotta da seguire domani la decidiamo… domani.
Km: 208




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